lunedì 6 maggio 2013

Preda naturale

(Ancora per promuovere il nuovo sito di racconti StoryBox.)
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Volevo essere un assassino. Se fossi stato un assassino avrei potuto uccidere Bobby Sinclaire, e se c’era uno che meritava di morire quello era Bobby.
Bobby aveva tredici anni, ossia uno più di me, ma a vederlo ne dimostrava almeno sedici. Era il ragazzo più grande della classe e questo, per qualche motivo incomprensibile, ne aveva fatto anche il capo.
Mi aveva odiato fin dal primo istante e le cose, col tempo, non erano migliorate. Il primo giorno di scuola mi aveva puntato addosso i suoi piccoli occhi scuri come se sapesse già chi ero. Era come se mi avesse individuato con un mirino, come se il suo cervellino ottuso fosse in grado di riconoscere all’istante la sua preda naturale.
Ossia, io. CONTINUA A LEGGERE.

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