lunedì 6 maggio 2013

Preda naturale

(Ancora per promuovere il nuovo sito di racconti StoryBox.)
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Volevo essere un assassino. Se fossi stato un assassino avrei potuto uccidere Bobby Sinclaire, e se c’era uno che meritava di morire quello era Bobby.
Bobby aveva tredici anni, ossia uno più di me, ma a vederlo ne dimostrava almeno sedici. Era il ragazzo più grande della classe e questo, per qualche motivo incomprensibile, ne aveva fatto anche il capo.
Mi aveva odiato fin dal primo istante e le cose, col tempo, non erano migliorate. Il primo giorno di scuola mi aveva puntato addosso i suoi piccoli occhi scuri come se sapesse già chi ero. Era come se mi avesse individuato con un mirino, come se il suo cervellino ottuso fosse in grado di riconoscere all’istante la sua preda naturale.
Ossia, io. CONTINUA A LEGGERE.

giovedì 2 maggio 2013

Ordinaria manutenzione


(Per promuovere il nuovo sito di racconti StoryBox. Potete iniziare a leggerlo qua, ma dovrete finire di là.)

Il commissario Ermanno Sensi non amava la natura. Non la detestava nemmeno, finché non era costretto a starci dentro, ma i paesaggi suggestivi e selvaggi non lo coinvolgevano, le meraviglie incontaminate di campagna, montagna o mare lo lasciavano indifferente e la primavera gli procurava dei picchi ormonali di natura strettamente urbana.
Purtroppo, però, la gente aveva la nefasta tendenza a morire nel verde.
Era un fenomeno ben documentato. Se gli omicidi avvenivano per lo più nel comfort di un’abitazione privata, le morti accidentali capitavano quasi per definizione in posti scomodi da raggiungere, umidi e in cima a una salita.
La vittima di quel giorno non faceva eccezione [...] CONTINUA A LEGGERE