mercoledì 21 novembre 2012

Playlist

[Dal sondaggio che si è tenuto qua e sulla pagina facebook è emerso che le vostre preferenze vanno a un nuovo racconto e a una tracklist commentata. Per la precisione, su facebook preferite il racconto, qua la tracklist. Avrete entrambi.
Iniziamo dalla musica. Ho creato una playlist su YouTube, qua, ma a causa delle mie note deficienze tecniche non riesco a commentare estesamente come vorrei. Per cui, la riporto qua sotto, con i commenti che avrei voluto inserire. Se l'idea vi piace, potete iscrivervi al canale YouTube. Può darsi che in futuro posterò altri brani. Le cose che sono rimaste fuori sono innumerevoli.
Adesso mi dissocio e lascio la parola a Ermanno. Se questo elemento vi piace, condividetelo, va da sé.]

Ok, gente, questa è la mia playlist ufficiale. Strozzatevici.
Ermanno.


01. The Cure - Lullaby. Banale, ma necessaria. Non è la mia preferita, dei Cure, ma amo la sua falsa allegria. Non so perché, ma la associo al carillon di Profondo Rosso.
È la suoneria del mio cellulare da moltissimo tempo. Dato che dal mio cellulare arrivano per lo più cattive notizie, ho sempre paura di iniziare a detestarla, ma non è ancora successo.
Per la cronaca, il mio album preferito dei Cure è Pornography e la traccia che preferisco ascoltare nei momenti di scoramento (ossia, quasi tutti) è "The Hanging Garden".


02. Joy Division - She's Lost Control. Il gruppo preferito di Nadia. Un tempo, quando sentivo di essere adolescente, anche il mio. Sono poi passato ai New Order. Chiamatele simmetrie.
In fondo, i New Order e io siamo entrambi sopravvissuti a un suicidio.
Non credo di avere nient'altro da dire, in merito. Davvero.


03. New Order - Blue Monday. Come dicevo, New Order. E sai dove sei.
Mi piace il loro modo sottile di dire ciò che i Joy Division ti obbligavano ad ascoltare. Li trovo più ricchi di sfumature, più - Dio mi perdoni - adulti. E anche un po' più autoironici, che non guasta mai. Il loro fato, d'altronde, è quello di venir paragonati a ciò che erano "prima che".


04. Trom - Balmor. Iniziamo a scaldarci un po', ok? Adoro questi matti macabri.
Praticamente sconosciuti ai più, hanno fatto roba che mi fa rotolare sulla schiena dalla goduria. Mi piacciono meno le loro ultime cose. Pescano a piene mani negli stereotipi gotici e lo fanno con eleganza implacabile. Da metà brano in poi, scuotete la testa. È necessario.


05. Alien Sex Fiend - Ignore the Machine. Continuiamo con la musica allegrotta, per il momento.
Allegrotta relativamente, è chiaro. Qualcuno la definirebbe angosciante, ma non io. Per i pomeriggi a letto. Inoltre, gli Alien Sex Fiend hanno un dei nomi più fichi in circolazione.


06. Bauhaus - She's in Parties. Inevitabile.
I Bauhaus sono uno di quei gruppi la cui influenza è equiparabile a un grosso masso lanciato in un campo di gelatina. Gli schizzi sono arrivati dappertutto. Quando ho dovuto costruire il mio look per infiltrarmi nei Figli dell'Anticristo, mi sono pesantemente ispirato a Peter Murphy. Ma chi non si è mai ispirato a lui? Io sono più bello, bisogna dire.


07. Christian Death - Lament (Over The Shadows). E però adesso non eccitiamoci troppo.
Per i momenti di seria tristezza, ci sono sempre i Christian Death. Che sono così soffici che quasi non te ne accorgi. Per un po' ho provato a proporli come sottofondo romantico per altrettanto romantiche cenette casalinghe a base di pizza da asporto, ma per qualche motivo non ha funzionato.


08. Sol Invictus - Raven Chorus. Anzi, ricordiamoci sempre che la monotonia è bella.
Solo, senza sminuire i pur molti pregi di questo gruppo, ricordate anche che non sono l'ideale per i lunghi viaggi in macchina. Non se volete effettivamente arrivare a destinazione senza colpi di sonno. D'altro canto, sono troppo angoscianti per costituire un buon sonnifero quando non riuscite a dormire.


09. Red House Painters - Medicine Bottle. A questo punto della playlist vi ricordo che gli antidepressivi esistono. Usateli.
Per i momenti di angoscia più nera. I Red House Painters non ti deludono mai. Risucchiano la felicità come gli aspiratori Folletto risucchiano la polvere. O, insomma, sugli aspiratori non saprei, ma sui Red House Painters fidatevi.


10. Swans - Children of God. Usateli. Non scherzavo.
Se una minuscola particella di gioia di vivere fosse sopravvissuta ai Red House Painters, ecco la cura. Gli Swans - e anche Michael Gira come solista - vi faranno sprofondare definitivamente nell'abisso. Che poi è un po' quello che voglio io la maggior parte dei giorni.


Bonus Track. Johnny Cash - Folson Prison Blues. Ahaha, non datemi per scontato. Questa era l'ultima.
Un grande maestro. Un grande uomo in nero. Secondo Susanna la sua Ring of Fire è la più grande canzone d'amore di tutti i tempi. Io preferisco la sua cupa visione del mondo in tutti gli altri ambiti. E riesco ad ascoltare canzoni impensabili, se sono cantate da lui.

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