giovedì 4 giugno 2009

Una linea d'ombra - 3

Farsi passare l’assistente sociale incaricata del caso fu una questione lunga e dolorosa. Tra telefoni staccati, musichette d’attesa e ricerche non proprio frenetiche dei colleghi, la signora Elena Turri riuscì a svicolare per una mezz’ora.

Alla fine andò al telefono. Dalla voce non sembrava né preoccupata né pentita per averli fatti aspettare così tanto.

“Mi dica.”

“Questo Gomez,” andò direttamente al punto il commissario, “perché lo seguite voi?”

“Gomez…” rispose la Turri, in tono vago.

“Quello che è stato molestato dall’educatrice, ha presente?” Possibile che ricordarsi i dettagli del caso di un minore molestato fosse così difficile?

“Ah, sì. Non è lui a essere seguito, è la sua famiglia.”

“Teresa Rosario e Felipe Gomez.”

“No, Teresa Rosario è la madre, ma ora vive con un altro uomo. Vede, non sono io a seguirli, io ho solo raccolto la denuncia. Vuole che le passi la collega che…?

“Lo conosce il nome di quest’altro uomo?”

“Potrei guardarci sul computer.”

“Se non le causa un attacco di meningite fulminante, sarebbe un’idea.”

Dall’altro lato provenne un silenzio offeso, ma anche, fortunatamente, il rumore di qualcuno che ticchettava lentamente sui tasti di un computer.

“Ecco qua. Sergio Morelli.”

“Sergio Morelli,” ripeté Sensi. “Ok, e come mai…”

“Ah, no, questo davvero non lo so, eh? Le passo la mia collega.”

Prima che potesse replicare Sensi fu messo nuovamente in attesa. La musichetta era l’ultima hit di un gruppo inglese e Sensi si chiese che fine avesse fatto il buon vecchio Bach.

“Sergio Morelli…” borbottò Mainardi. “Ma non sarà mica Moreno il tossico?”

Sensi lo guardò vacuamente. “Morelli, Moreno… hanno solo quattro lettere in comune. Sei sicuro?”

“Chi, io? No, capo.”

Finalmente la cornetta diede di nuovo segni di vita.

“Sergio Morelli è Moreno il tossico?” chiese Sensi, senza lasciare il tempo alla quindicesima assistente sociale della giornata di deviare ancora una volta la chiamata.

“Eh? Io sono la segretaria. Volevo giusto dirle che la Datterio al momento è in riunione.”

“Sì, è chiaro. Anch’io sono quasi sempre in riunione. Mi aiuti lei, va bene? Sergio Morelli è Moreno il tossico?”

“Be’, un po’ di tempo fa era stato in comunità, ma poi, sa com’è…”

“Dovrebbero promuoverla assistente sociale,” la ringraziò Sensi, e riattaccò.

Si passò una mano sugli occhi, che gli comunicarono che erano ancora pronti a ricominciare a dormire, e si rivolse a Mainardi. “Guardi che precedenti ha questo Moreno, ok? Io e Tudini andiamo trovare il ragazzino.”

4 commenti:

Antar ha detto...

Moreno...
Morelli...

Ma mica quello vestito di bianco che corre per StrisciaLaNotizia?

[questa mi sa che me la potevo risparmiare]

Susanna Raule ha detto...

mmm... non vedo striscia, in realtà. arrivo giusto alle veline :)

Luca Bonisoli ha detto...

eheheh... hai reso alla perfezione la lentezza e la "macchinosità" degli enti pubblici italiani...

Susanna Raule ha detto...

e mi sono anche limitata. potrei raccontare cose che voi umani ecc ecc :)